Il Mediterraneo tra mito, storia e leggenda

Riprendiamo il filo della storia del Mediterraneo proponendo, a piu’ riprese, stralci di un’opera importante, fondamentale per la conoscenza della nostra civilta’, dal titolo significativo “Il Grande Mare”,dello storico britannico David Abulafia, pubblicato a cura di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. nel settembre 2013.
David Abulafia e’ docente di Storia del Mediterraneo all’Universita di Cambridge e membro della British Academy e della Accademia Europea.
A segnare la storia del “grande mare”, il nome con cui era noto nella tradizione ebraica, non sono stati, secondo David Abulafia, il clima, i venti o le correnti, ma gli uomini: navigatori, mercanti, missionari, condottieri, crociati, pellegrini, pirati, che, mettendo in contatto le regioni piu’ remote di questo vasto bacino, lo hanno reso “forse il piu’ dinamico luogo di interazione tra società diverse sulla faccia del pianeta”.
Al centro di questa affascinante ricostruzione non ci sono soltanto gli eventi e i personaggi piu’ importanti della storia economica, politica e militare, ma anche figure solo apparentemente di sfondo…
Da sempre il Mediterraneo – il “mare fra le terre” – e’ stato un crocevia di popoli, culture, lingue, religioni, che ne hanno fatto il cuore pulsante del Vecchio Mondo.

UN MARE DAI MOLTI NOMI (Intoduzione)
Noto in inglese e nelle lingue romanze come il mare “tra le terre”, il Mediterraneo ha avuto e ha molti nomi: “Mare nostrum” (Mare nostro) per i Romani, “Akdeniz” (Mare Bianco) per i Turchi, “Yam gadol” (Grande Mare) per gli ebrei, “Mittelmeer” (Mare di mezzo) per i tedeschi e, probabilmente, “Grande Verde” per gli antichi egiziani…
…In questo libro i confini del Mediterraneo sono stati fissati là dove li hanno fissati prima la natura e poi l’uomo: lo stretto di Gibilterra, i Dardanelli – con qualche prolungamento fino a Costantinopoli, nella sua funzione di ponte tra il Mar Nero e il “Mar Bianco” – e il litorale che si estende da Alessandria d’Egitto a Gaza e a Jaffa. Questo libro pone nell’ambito del Mediterraneo anche le città portuali, soprattutto quelle che hanno visto incontrarsi e mescolarsi diverse culture (…), e le isole, specie quando i loro abitanti si sono proiettati verso l’esterno…
…Molti dei suoi tratti tipici derivano dalla sua qualità di mare chiuso. (…)
La principale fonte di compensazione è l’Atlantico, grazie al costante flusso di gelida acqua oceanica parzialmente controbilanciato da un deflusso di acqua mediterranea, più salata (a causa dell’evaporazione) e quindi più pesante, cosicché l’acqua in entrata scorre al di sopra dell’acqua in uscita. (…)