A partire dal riconoscimento della lunga e feconda storia dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, non scevra di conflitti, anche aspri, ma a cui deve molto l’intera cultura europea.
  • Promuovere occasioni di conoscenza, studio, dialogo e confronto reciproco;
  • Valorizzare le buone pratiche di condivisione e scambio, anche commerciale, quando questo porti ad un reciproco vantaggio;
  • Dare spazio a tutte le intelligenze e le forme di creatività mediterranea, dall’artigianato alla musica, dalla letteratura alla scienza;
  • Proteggere l’ambiente mediterraneo e il suo patrimonio storico-culturale in tutte le forme ed espressioni;
  • Favorire, nello spazio mediterraneo, processi di sviluppo sociale ed economico equi e sostenibili, affinché le persone, uomini e donne, possano trovare nel proprio paese le opportunità che cercano;
  • Sostenere il rispetto e la conquista dei diritti, in particolare delle donne, della democrazia e della libertà;
  • Consentire, quando le persone fuggono da guerre, conflitti etnici e religiosi, da catastrofi  ambientali e dalla povertà, canali di migrazione sicuri, nel rispetto della sicurezza e della dignità dei migranti e dei valori di accoglienza e solidarietà che l’Italia e l’Europa riconoscono;
  • Rivendicare come paesi mediterranei un primigenio, originale e autonomo contributo alla costruzione dell’Europa, filosofico e culturale, prima ancora che economico.